Teramo – Pisa 1-1 – La Rabbia e l’orgoglio
LA RABBIA
perché oggi abbiamo assistito ad un autentico furto, una rapina a mano armata, una vergognosa truffa che solo grazie allo spirito battagliero di undici indomiti leoni non si è trasformata in una vera e propria bestemmia calcistica.
Sfortuna a parte i timori della vigilia di Mister Vivarini erano più che fondati. Giocare in undici contro dodici è stato molto difficile. Un gol inspiegabilmente annullato, due rigori negati , un altro solare che il venduto di turno ha provato fino allultimo a non concedere e che solo grazie ad una fiammata di onestà di un suo collaboratore siamo riusciti ad ottenere
mper non parlare dei tanti fischi che in maniera scientifica smorzavano sul nascere tutte le pericolose iniziative dei biancorossi.
Ma si sapeva, nulla di nuovo
al Pisa era stata promessa la B già ad Agosto e la promessa va mantenuta. A tutti i costi.
L’ORGOGLIO… perché il bilancio dei due scontri diretti contro le presunte favorite del girone conferma che il Teramo cè con la testa, con le gambe, col gioco ma soprattutto cè con quella voglia di vincere che riesce a colmare le inevitabili debolezze di un collettivo costruito per ben altri obiettivi.
Due gare che nonostante il rammarico per i quattro punti persi ci hanno regalato meravigliose certezze.
La sfida di oggi è stata un crescendo biancorosso
partita dominata dallinizio alla fine, Pisa imbottito di nomi ma quasi nullo, uno spettatore non pagante capace di segnare con lunico mezzo tiro nello specchio della porta
per il resto tante ridicole e sterili ciabattate dai fuori area.
Un Teramo da applausi
perfetto negli uomini, perfetto nella gestione della gara
lunica pecca è stata quella di non aver capitalizzato con i gol lenorme mole di gioco sviluppata ma per noi la questione non è così semplice da risolvere.
Il nostro è un collettivo ben amalgamato con quattro/cinque grandissime eccellenze e tanti buoni giocatori, ma per cullare il sogno della B non credo possano bastare solo quattro/cinque eccellenze
con molta probabilità ci sarà bisogno di un qualcosa in più sotto laspetto qualitativo e dellesperienza in alcune zone nevralgiche del campo..
Senza nulla togliere a chi, in tutta umiltà e onorando al massimo i nostri colori, ci ha sta regalando una salvezza tranquilla per vincere certe partite e per ambire a certi traguardi il cuore da potrebbe non bastare. Non a caso il nostro meritatissimo pareggio è nato da una grande giocata di Di Matteo
giocatore di categoria superiore capace di cambiare la partita anche con un solo pallone toccato.
Certamente non è facile trovare a Gennaio le persone giuste (al prezzo giusto) ma non possiamo far finta di niente
l Ascoli, il Pisa, la Reggiana e i Cafoni del Gran Sasso sono ampiamente alla nostra portata
nettamente inferiori sotto laspetto dellorganizzazione del gioco e della fame ma obiettivamente superiori sotto il profilo della qualità dei singoli. Potrebbe non significare niente (speriamo) ma la storia del calcio insegna che nei momenti decisivi è il grande giocatore con le sue giocate a fare la differenza.
Non pretendiamo nulla e non chiediamo alla società sforzi che potrebbero risultare dannosi per il futuro ma la tentazione di volersela giocare fino in fondo è forte.
Fermo restando che il nostro campionato ci apprestiamo a vincerlo con la conquista di una salvezza che dista ancora una manciata di punti, un traguardo importantissimo per il nostro presente e per il nostro futuro, una vittoria che dovrà essere festeggiata alla grande da chi solo pochi anni fa sembrava aver perso tutto quanto costruito in 95 anni di storia.
Altro elemento da non sottovalutare è stata la grande risposta di pubblico
quasi tremila spettatori per una gara giocata di Sabato alle 14.30 è un ottimo risultato e dimostra che il popolo biancorosso quando ci deve essere cè sempre
anche nei numeri. Posizione di classifica e avversario sono elementi fondamentali per una piazza che se stimolata a dovere n