Teramo Lucchese 4-3 – Il sogno continua
Euno spettacolo su tutti i fronti.
Questa cavalcata trionfale non regala solo bel calcio e vittorie schiaccianti ma trasmette un insieme di emozioni da vivere e da assaporare partita dopo partita.
Capirlo non è difficile. E sufficiente osservare la partecipazione emotiva della gente, gli occhi che brillano dopo ogni gol, dopo ogni azione, dopo ogni giocata sontuosa di questi meravigliosi ragazzi
felicità e orgoglio allo stato puro, la convinzione di essere i migliori, i più forti in assoluto.
Ci stiamo giocando il paradiso e le porte sembrano aprirsi sempre di più, giornata dopo giornata, con una naturalezza che lascia spazio allottimismo più sfrenato.
La città anche oggi ha risposto alla grande con il record di presenze e un colpo docchio da togliere il fiato, uscita della superstrada intasata, lunghe file agli ingressi… sciarpe e bandiere al vento.
Una passione finalmente viva e sincera
un fermento indescrivibile che non coinvolge solo Teramo Città, lennesimo grande regalo che la gestione Campitelli ha saputo fare alla piazza biancorossa.
Momenti speciali che sicuramente come tifoseria meritiamo a prescindere, dallo zoccolo duro, spina dorsale della rinascita, agli ultimi arrivati che contribuiscono a rendere magica latmosfera in uno stadio che da fredda cattedrale nel deserto si è lentamente trasformato un catino infernale
il dodicesimo uomo in campo.
E inutile negarlo, gestire la testa della classifica è complicatissimo e non è sufficiente avere le grandi firme in campo; la componente psicologica, il gruppo unito e la convinzione di essere i più forti sono gli elementi fondamentali alla base di ogni miracolo sportivo portato a termine.
Il nostro Teramo è nel pieno possesso di tutti questi elementi e non a caso limpresa si sta materializzando alla velocità della luce.
Giornata cruciale quella odierna… le condizioni per allungare i punti di vantaggio erano concrete e non approfittarne sarebbe stato un vero peccato.
La squadra ne era perfettamente consapevole e infatti abbiamo ammirato un primo tempo a tinte biancorosse di una intensità e una bellezza da categoria superiore. Una rabbia agonistica che solo le vere corazzate sanno mettere in campo
La forte Lucchese, guidata dalla panchina (per loccasione dotata di un rialzino della Chicco omologato Brunetta) dallincapace gnomo Galderisi, non era lavversario più comodo da affrontare; in serie positiva da diverse giornate, salvezza in tasca e voglioso di ben figurare al cospetto del Grande Diavolo.
Nonostante i buoni propositi i bravi toscani sono stati letteralmente spazzati via da 45 minuti di calcio stellare
una sinfonia perfetta, una esecuzione di altissimo livello che sembrava sufficiente ad indirizzare la partita dalla nostra parte in assoluta tranquillità.
Ma evidentemente abbiamo esagerato.
Il risultato fin troppo tranquillizzante ha condizionato i biancorossi quasi tutto il secondo tempo.
Il leggero calo (più mentale che fisico) la convinzione (errata) di aver chiuso la partita, le distrazioni per i risultati che maturavano dagli altri campi hanno sicuramente allentato quella concentrazione assolutamente indispensabile per arrivare alla vittoria contro tutti
.
Il brivido finale, che ci ha regalato i quattro minuti di recupero più lunghi degli ultimi dieci anni, è stata una piccola sveglia che forse ci voleva sia nei tempi che nei modi, sia in campo che sugli spalti.
Accettiamola e facciamone tesoro…
Adesso sotto con la prossima, PRATO ci aspetta, altra battaglia che potrebbe anche risultare decisiva, lesodo appare più che scontato
non aggiungiamo altro.
SI VIAGGIARE… concentrati, colorati, umili e rabbiosi.
QUI NON SI MOLLA UN CAZZO… ANCHE PERCHE NON ABBIAMO ANCORA VINTO UN CAZZO!
TUTTI UNITI NON AVREMO LIMITI
FORZA MAGICO TERAMO
FORZA VECCHIO CUORE BIANCOROSSO