Il 2015… dalla gioia infinita alla notte più buia – La squadra, la società, i tifosi…

Il 2015 volge al termine. L’amara trasferta di Spal ha chiuso un anno solare che resterà negli annali e non per il motivo che avremmo voluto. Protagonisti assoluti da gennaio a maggio, sprofondati nella notte più buia da giugno in poi.

Non ripercorriamo le tappe di una vicenda nota. Alcune riflessioni di fine anno sono però doverose. Una velata punta di ottimismo non possiamo nasconderla: il 2016 non potrà essere peggio del precedente.

Capitolo squadra

Da gennaio a maggio abbiamo visto una vera squadra con un obiettivo da perseguire. Determinata, ci ha resi orgogliosi, Ci ha fatto ri-alzare la testa. Ha letteralmente demolito la corazzata allestita dai cafoni che vivono ai confini dello Stato Pontificio. Con il senno di poi, possiamo dire senza dubbio di smentita che la squadra era trascinata da un leader con una visione forte (oltre che da una tecnica calcistica sopraffina), capace di contagiare i suoi compagni, e con un’idea ben precisa su quella che doveva essere la collocazione del Teramo nel calcio professionistico. Da settembre in avanti abbiamo invece visto dei ragazzi a corrente alternata, smarrito in tante occasioni e in oggettiva difficoltà. Si dirà che non era facile, si dirà di tante partite ravvicinate in un quadro mentale difficile, si dirà che bisognava ricostruire il cervello ecc. ecc. Sappiamo tutto.

A settembre non abbiamo chiesto a questa squadra di vincere ma un anno da battaglie campali per il recupero della dignità, rispetto e autostima. L’organico sulla carta sembrava anche discreto, ma non ci siamo illusi. Non abbiamo l’arroganza e la pretesa di sapere come vanno le cose, ma non crediamo che possa essere un “motivatore” a restituire a questi ragazzi l’ardore e il coraggio. Forse saremo antichi e superati nella nostra concezione del calcio, ma la motivazione per noi viene dalla maglia biancorossa e dal fatto di avere a che fare con dei professionisti.
Il 2015 è passato. Motivatore o no, chi rimarrà nel 2016 dovrà capire una cosa molto importate: il Teramo1913 ha un obiettivo chiaro ed evidente, cioè salvare la categoria. I tifosi (quelli di cui leggerete sotto) lo meritano e la maglia va onorata, se possibile, più dei contratti firmati. Chi non se la sente di perseguire questo obiettivo, lo faccia presente a chi di dovere. Nei prossimi mesi ci attendono molte battaglie calcistiche ed atletiche, sarà necessario un radicale cambio di prospettiva, si dovrà avere la consapevolezza che i nostri rivali saranno dei marpioni delle bagarre di fondo classifica, giocheranno sporco (in tutti i sensi), e noi dovremo scendere nostro malgrado sul terreno insidioso della mischia dei poveri. Ci vorrà quindi lucidità ma soprattutto tanta personalità, quella non pervenuta nelle gare in trasferta in questi quattro mesi. Chi non è tagliato per questi scenari o pensa di essere adatto ad altri livelli di classifica o altre categorie, ha il dovere morale di fare un passo indietro e dare spazio a chi è più funzionale alla causa. I tifosi aiuteranno come potranno, come hanno sempre fatto. Non vedremo i 9mila di Picchio – Teramo, però lo zoccolo duro sarà accanto alla squadra con la consueta grinta.

Buon Natale, riposatevi, ricaricate le pile, non esagerare con le mazzarelle e con le pelli, il 2016 vi vedrà correre, si dovrà correre.

Capitolo società

Per chi scrive, il capitolo più spinoso. Il più complicato. Per dire il meno possibile, rimandiamo il lettore alle preoccupazioni
già espresse nell’ultimo Report del Piviere (Spal-Teramo) circa le azioni che a nostro modo di vedere dovrebbero essere prese a breve. Una cosa ci permettiamo di aggiungere. Apprendiamo che recentemente i tifosi dell’Anconitana hanno messo a punto un’interessante operazione di azionariato popolare. Non sta a noi stabilire se questo tipo di esperimento potrebbe avrebbe una qualche
possibilità a Teramo, ma forse varrebbe la pena studiare e ragionare seriamente su questa cosa nel medio/lungo periodo. Per

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