Lvpa Roma – Teramo = 1-0 – un minuto di raccoglimento…

Poco da dire… anzi nulla da dire… più che un Report servirebbe il classico minuto di raccoglimento.
L’occasione era ghiotta per il tanto auspicato “salto di qualità” che avrebbe potuto regalare un senso a questo assurdo campionato
Le condizioni c’erano tutte… clima primaverile, terreno in perfette condizioni, un buon numero di indomiti “poveri cristi” al seguito che hanno garantito, di fatto, lo stesso calore e colore di una partita giocata in casa… l’avversario di turno tra i più scarsi, forse il più scarso dell’intera serie C … mancava solo la porta avversaria con le rotelle, da spostare in base alle traiettorie della palla, il portiere avversario cieco dalla nascita, il centrale difensivo con la gobba e la possibilità di giocare in 18 contro 11!
In una situazione del genere pareggiare sarebbe stato indegno, perdere come abbiamo perso noi è stato decisamente mortificante e spregevole.
Raccontare una partita del genere è un esercizio di puro autolesionismo, di fronte a certe prestazioni possiamo solo rimanere sbigottiti da così tanta pochezza vista oggi in campo. Al cospetto del nulla più assoluto non siamo stati capaci imbastire una sola azione da gol… non entro nel merito delle alchimie tattiche che contro un avversario del genere a mio modesto avviso, sempre con il dovuto rispetto, lasciano il tempo che trovano.
Ci sono partite che per vincerle non puoi e non devi avere bisogno di particolari intuizioni dalla panchina… basta solo volerlo… una squadra di veri uomini lo avrebbe fatto senza colpo ferire.
Dagli spalti in tanti urlavano “svegliatevi !!!” …esortazione inopportuna perchè i nostri erano svegli e nel pieno delle loro facoltà fisiche e mentali, perfettamente consapevoli dell’orrore che stavano mettendo in scena.
La sensazione è che una buona parte di questa gente non vede l’ora di terminare questo “calvario” di una stagione iniziata male e che rischia di finire nell’anonimato più assoluto con una salvezza da conquistare quanto prima.
Ci eravamo illusi, mi ero illuso io per primo, che qualche scintilla intravista nelle precedenti giornate avrebbe potuto accendere il sacro fuoco della vendetta e dello spirito di rivalsa… da stasera è fin troppo chiaro che questo “sacro fuoco” appartiene solo a noi. Chi scende in campo dello “spirito di rivalsa” di una intera tifoseria se ne sbatte altamente i coglioni
Riflettendoci forse abbiamo preteso troppo e credo sia il caso di chiudere questo argomento, non sono certo questi i “soldati” ai quali affidare battaglie così epiche. Molliamo la presa in chiave “voli pindarici” prendiamo atto della umile realtà e cerchiamo di arrivare a fine campionato in maniera tranquilla e dignitosa. Le possibilità non mancano… ma non creiamo inutili polemiche in un contesto lacerato che vive perennemente cosparso di benzina e con il cerino acceso.
Ne va del nostro futuro… forse più di qualcuno, con la sciabola sempre pronta a roteare dopo ogni sconfitta sopra le solite teste, fatica a comprenderlo.
Chi ha sbagliato sta pagando e lo sta facendo sia in termini economici che di immagine. Continuare ad inveire ad ogni sconfitta, come se la prestazione indecorosa di Aprilia dipendesse solo ed esclusivamente da Luciano Campitelli lo trovo ingiusto e per certi aspetti anche vile nei confronti di una persona in evidente difficoltà ma la cosa ben più grave è che sembra fornire un alibi perfetto a chi in campo dovrebbe scendere, per contratto e per dignità personale, con ben altro atteggiamento.
Diamoci una calmata… che alla produzione di merda non c’è mai fine. Basta vomitare veleno sui social e attraverso sms anonimi in trasmissioni che prestano vigliaccamente il fianco alla polemica inutile e dannosa. E’giunta l’ora di raccogliere le forze e cercare di raggiungere l’obiettivo minimo… ma per fare questo c’è estremo bisogno di tutti perchè Teramo, come qualcuno ha detto quest’estate, è l’unico posto al mondo dove… “..nel breve volgere di un tramonto si può fa

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