Venezia – Teramo 3-1 – Sugli spalti si lotta… in campo si cammina!

Nulla da eccepire. Ringraziamo Venezia per la cortese ospitalità e ci scusiamo di aver provato a giocarcela. Scelta decisamente azzardata ma non potevamo fare altrimenti…
Siamo passati in vantaggio è vero… ma non volevamo… siete liberi di non crederci ma è stato veramente un caso, na botta di culo, un jolly pescato…. l’unico modo possibile quest’anno per fare gol.
Fatte le doverose scuse a chi viaggia ad altre velocità per “aver osato bel oltre il lecito” proviamo a non abbatterci più del dovuto anche se è pur vero che presentarci in determinati palcoscenici con certi giocatori e pretendere l’impossibile ci vuole una faccia da culo senza precedenti… ma poi, a ben vedere, è anche un insulto alla nostra intelligenza e alla nostra ultra centenaria storia che ci ha permesso di vedere ed apprezzare giocatori di altissimo livello.
Oggi abbiamo capito definitivamente che tra noi e la parte medio alta della classifica c’è un abisso.
Una locandina sabato mattina recitava “per il Teramo esame di laurea a Venezia”… praticamente si pretende un esame laurea da chi attualmente ha una preparazione base da “terza elementare in campagna”!
Ma cosa pretendiamo di ottenere da gente come Croce… un morto che cammina, legnoso, molle e per nulla funzionale alla squadra nemmeno sotto l’aspetto tattico. Un piombo ai livelli di Olcese (con tutto il rispetto per Olcese).
Oppure da uno come D’Orazio… ridicolo e goffo in ogni suo intervento… basta vedere la reazione sul contrasto perso, una idiozia colossale che poi ha portato al terzo gol del Venezia… per non parlare di Petermann (un lontano ricordo il sublime stoccatore ammirato contro l’Alba Adriatica?!?….)un camminatore professionista, rotto sia fisicamente che psicologicamente, andrebbe rispedito al mittente con tanto di richiesta di risarcimento danni… e per non farci mancare materiale umano a disposizione salutiamo anche questo Sales… l’ultimo arrivato… che si presenta con esordio da incorniciare ad occhio e croce un altro bel “combattente”.
Ma questi sono solo alcuni dei tanti “modesti operai del pallone” che compongono la rosa di quest’anno….l’elenco è lungo ma evitiamo di inferire su chi in fin dei conti molto più non è in grado di offrire.
A parte Sansovini (che predica nel deserto… in verità oggi ha predicato malissimo… non solo in campo) e Speranza (indomito ed elegante capitano anche oggi sontuoso) quasi tutti sono incapaci di poter suscitare in chi li segue e li incita la benché minima emozione.
Basta vederli come approcciano la gara… non sono bravi nemmeno di farsi ammonire per un eccesso di agonismo, un banale fallo di frustrazione…niente….tranquilli come se niente fosse… attenti solo a rimproverarsi tra di loro quando sbagliano anche semplici appoggi a due metri. La colpa è sempre del compagno. Un brutto segnale da non sottovalutare.
Sicuramente non lo fanno apposta… ma forse è l’aspetto peggiore… significa che non hanno quei margini di miglioramento che tutti speravamo.
Comunque sia nulla di nuovo per carità, lo avevamo detto sette giorni fa che l’impresa di prendere almeno un punto in Laguna sarebbe stata quasi impossibile, rimane solo l’amara constatazione, che trova conferma giornata dopo giornata, di avere solo quattro o cinque squadre con le quali potersi giocare una salvezza… una situazione nuova, pericolosissima, per una realtà oramai non più abituata a questi tristi scenari.
La salvezza di questo passo è seriamente a rischio… l’unica certezza è che la presenza e il sostegno del popolo biancorosso che quest’anno, come non mai, rivestirà un ruolo fondamentale.
Punti fuori casa ne faremo molto pochi… in casa non sarà facile ma è l’unico modo possibile per evitare l’irreparabile. In questo contesto la bolgia del Bonolis potrebbe fare la differenza.
Un grande ringraziamento ci sembra giusto formularlo ai tanti che hanno raggiunto Venezia con il Club Biancorosso ma anche con mezzi propri che non meritavano questa delus

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